loader image

Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) 1 agosto 2011, n. 151

Il Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) 1 agosto 2011, n. 151 riguarda la prevenzione degli incendi e introduce importanti disposizioni per garantire la sicurezza antincendio negli edifici di civile abitazione. Ecco alcuni punti chiave del decreto:

  • Obiettivo: Migliorare la sicurezza antincendio negli edifici residenziali.
  • Categorie di Attività: Il decreto prevede tre categorie di attività soggette a controllo di prevenzione incendi: A, B e C.
  • Integrazione con Altre Normative: Si raccorda con quanto previsto dal DPR 160/2010 riguardante la semplificazione dei procedimenti amministrativi per le attività produttive.
  • Responsabilità del Custode: L’articolo 2051 del Codice Civile (già menzionato in questa conversazione) è uno dei riferimenti per la responsabilità del custode delle cose in custodia.
Decreto 25 gennaio 2019: Norme di Sicurezza Antincendio per Edifici di Civile Abitazione

Decreto 25 gennaio 2019: Norme di Sicurezza Antincendio per Edifici di Civile Abitazione

Decreto 25 gennaio 2019: Norme di Sicurezza Antincendio per Edifici di Civile Abitazione

Il Decreto del 25 gennaio 2019 introduce importanti modifiche ed integrazioni all’allegato del decreto 16 maggio 1987, n. 246, riguardante le norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione. Queste disposizioni sono fondamentali per garantire la sicurezza degli edifici e la protezione delle persone in caso di incendio.

Ecco alcuni punti chiave del decreto:

  • Obiettivo: L’obiettivo principale è migliorare la sicurezza antincendio negli edifici di civile abitazione.
  • Integrazioni: Il decreto integra la normativa esistente, tenendo conto dell’evoluzione dei criteri e delle tecniche di prevenzione incendi nel corso degli anni.
  • Facciate degli Edifici: Si pongono particolari attenzioni ai requisiti di sicurezza antincendio delle facciate degli edifici.

La sicurezza antincendio è fondamentale per proteggere la vita delle persone e preservare gli edifici. Per ulteriori dettagli, puoi consultare il testo completo del Decreto del 25 gennaio 2019.

Articolo 2051 del codice civile

Articolo 2051 del codice civile

Art. 2051 Codice Civile

Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia (1), salvo che provi il caso fortuito (2).

Note:

  • (1) Custode: Colui che ha il potere di vigilanza e controllo sulla cosa, sia di diritto che di fatto.
  • (2) Caso fortuito: Evento imprevedibile e inevitabile che esclude la responsabilità.
Articolo 1130 del Codice Civile

Articolo 1130 del Codice Civile

L’articolo 1130 del Codice Civile disciplina le attribuzioni dell’amministratore di condominio. Oltre a quanto previsto dall’articolo 1129 e dalle vigenti disposizioni di legge, l’amministratore deve:

  1. Eseguire le deliberazioni dell’assemblea, convocandola annualmente per l’approvazione del rendiconto condominiale di cui all’articolo 1130-bis e curando l’osservanza del regolamento di condominio.
  2. Disciplinare l’uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell’interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a ciascuno dei condomini.
  3. Riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni.
  4. Compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni dell’edificio.
  5. Eseguire gli adempimenti fiscali.
  6. Curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell’edificio. Ogni variazione dei dati deve essere comunicata all’amministratore in forma scritta entro sessanta giorni. L’amministratore, in caso di inerzia, mancanza o incompletezza delle comunicazioni, richiede con lettera raccomandata le informazioni necessarie alla tenuta del registro di anagrafe. Decorsi trenta giorni, in caso di omessa o incompleta risposta, l’amministratore acquisisce le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai responsabili.
  7. Curare la tenuta del registro dei verbali delle assemblee, del registro di nomina e revoca dell’amministratore e del registro di contabilità. Nel registro dei verbali delle assemblee sono altresì annotate: le eventuali mancate costituzioni dell’assemblea, le deliberazioni nonché le brevi dichiarazioni rese dai condomini che ne hanno fatto richiesta; allo stesso registro è allegato il regolamento di condominio, ove adottato. Nel registro di nomina e revoca dell’amministratore sono annotate, in ordine cronologico, le date della nomina e della revoca di ciascun amministratore del condominio, nonché gli estremi del decreto in caso di provvedimento giudiziale. Nel registro di contabilità sono annotati in ordine cronologico, entro trenta giorni da quello dell’effettuazione, i singoli movimenti in entrata ed in uscita.

Queste disposizioni sono fondamentali per garantire una gestione efficace e trasparente del condominio, nonché per tutelare gli interessi dei condomini e la sicurezza delle parti comuni dell’edificio.

Articolo 2051 del codice civile

UNI EN 12453:2017

La norma UNI EN 12453:2017 riguarda la sicurezza in uso di porte motorizzate e stabilisce requisiti e metodi di prova per qualsiasi tipo di porta, cancello e barriera ad azionamento motorizzato destinato all’installazione in aree raggiungibili da persone. Questi dispositivi hanno principalmente lo scopo di fornire accesso sicuro a merci, veicoli e persone in edifici industriali, commerciali o residenziali.

Ecco alcuni punti chiave della norma:

  • Intervallo tra Ispezioni: L’intervallo tra due ispezioni periodiche (siano esse visive o strumentali) non deve essere maggiore di 2 anni per i controlli relativi al sistema di ancoraggio.
  • Fusione con EN 12445: La UNI EN 12453 è stata fusa con la norma EN 12445:2000, che è stata ritirata. Questa fusione ha portato a importanti cambiamenti per produttori e installatori di porte e cancelli motorizzati.
  • Struttura per Norma Armonizzata: La EN 12453 è stata progettata nella sua struttura per diventare una norma armonizzata secondo la Direttiva Macchine 2006/42/CE. Quando i suoi riferimenti verranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, diventerà una norma armonizzata in Italia, recepita con il D.Lgs. 17/2010.
  • Revisione dei Punti: Rispetto alla versione precedente, numerosi punti sono stati sottoposti a revisione, tra cui elenco dei pericoli significativi, misure di sicurezza, requisiti di sicurezza e limitazione delle forze.

La norma UNI EN 12453 è fondamentale per garantire la sicurezza nell’uso di porte e cancelli motorizzati e per ridurre i rischi connessi a tali dispositivi.

Articolo 1130 del Codice Civile

Direttiva Macchine 2006/42/CE

La nuova Direttiva Macchine, basata sulla Direttiva 2006/42/CE, è stata recepita in Italia tramite il Decreto Legislativo n. 17 del 27 gennaio 2010. Questo decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 41 del 19 febbraio 2010 e ha avuto effetto dal 6 marzo 20101. Vediamo alcuni punti chiave relativi a questa normativa:

Campo di Applicazione: Le norme del Decreto Legislativo si applicano ai seguenti prodotti:

  • Macchine
  • Attrezzature intercambiabili
  • Componenti di sicurezza
  • Accessori di sollevamento
  • Catene, funi e cinghie
  • Dispositivi amovibili di trasmissione meccanica
  • Quasi-macchine.

Responsabilità del Committente: La normativa stabilisce gli obblighi e le responsabilità del committente riguardo alla sicurezza delle macchine. In particolare, il committente deve adottare precauzioni adeguate per prevenire rischi sul luogo di lavoro, anche quando si tratta di lavoratori autonomi2.

Aspetti Finanziari e Marcatura CE: Il Decreto fa riferimento anche agli aspetti finanziari relativi alle attività amministrative finalizzate alla marcatura CE.

Sanzioni: Il Decreto prevede anche disposizioni relative alle sanzioni in caso di mancato rispetto delle norme di sicurezza.

È importante tenere d’occhio le disposizioni legislative per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e la conformità con gli standard europei.